venerdì, febbraio 22, 2008

RIflessioni..

Ho letto questo post e mi è venuto in mente di chiedermi e di riflettere un po' su che cosa voglio fare della mia vita.

C'ho pensato un po' eh, è una domanda che mi sono fatto diverse volte anche da me, e la risposta rimane sempre la solita: io non lo so.

Sembra brutto, tanto brutto, ma è così.

Il mondo esterno non mi stimola in niente ( apparte gli istinti ma quella è un'altra storia), e poche sono le persone che riesco a ritenere stimolanti per la mia intelligenza, che mi diano una spinta ad andare avanti.
E più che vado avanti, più penso a cosa farò una volta finito sto cazz di servizio civile, e la risposta come al suo solito si sintetizza nelle solite tre parole:

NON LO SO.

Non lo so, non lo so, non lo so, non lo so, non lo so, non lo so, non lo so, non lo so, non lo so, non lo so.

NON
LO
SO

E' un messaggio ridondante, continua a picchiarmi in testa peggio di un mazzuolo da muratore.
Il fatto è che lui continua a picchiare ed il muro non va giù.
Il muro che mi sono eretto in questi anni per difendermi dal maledetto e spesso tranne rari casi nauseabondo mondo esterno, nonostante sia crepato ancora non va giù, e non ha alcuna intenzione di andarci per adesso.

A volte penso che quel muro copra anche quelli che una volta erano i miei sogni, quello che volevo fare della mia vita, la risposta al non lo so di prima.

Il muro è stato crepato, ma ancora non è andato giù, ancora non ha trovato qualcuno che abbia abbastanza forza perché quel mazzuolo lo apra da parte a parte, in modo che io possa finalmente rivedere quelli che erano i miei sogni e le mie speranze.

Vedo fuori la gente che sa quello che vuole dalla vita, sicura al 100% delle proprie capacità.
E la invidio.
La invidio fortemente, per la loro sicurezza o anche solo perché sanno cosa diavolo fare con le loro vite, mentre io invece... non lo so
O forse non lo so più.
O forse non l'ho mai saputo.
Rimane il fatto che non lo so che cosa devo farci con la mia vita e quel poco che so fare.
Non sono ancora riuscito a capirlo.

Nonostante io però non sappia cosa fare della mia vita, credo che alcune di quelle poche persone stimolanti che conosco abbiano alla fine la forza di abbattere quel muro che separa il mio io di adesso dal mio io sognatore, che si è perso anni fa.

Forse con il loro aiuto posso riuscire a capirlo.

Almeno, è quello che spero.



4 commenti:

Gattafruata ha detto...

Sono lusingata che il mio post ti abbia ispirato...beh che dire, anche io sto cercando una risposta alla tua domanda.
Probabilmente il punto non è COSA faremo veramente dopo, ma l'avere un obiettivo, il voler fare qualcosa, il fare progetti. Alla fine credo che l'importante ai fini della sopravvivenza non sia necessariamente raggiungere i propri obiettivi ma averne, sono le ambizioni, i sogni, i progetti che a volte ti fanno sollevare il capo da una situazione penosa, ti fanno sperare in un domani migliore..
La volontà di cambiare e la forza di avere questa volontà anche quando tutti ti dicono che sarà sempre così.
Questo almeno è quello che penso io.
Per quanto riguarda cosa ti aspetta dopo il servizio civile, la risposta è semplice, la LIBERTA'!!

CRAMPO ha detto...

Sei proprio sicuro che quelli là fuori sappiano cosa vogliono. O piuttosto se ne vanno in giro perchè qualcuno glielo ha detto e m'anco mai si son chiesti una volata cosa volessero loro?
Io diffido sempra di chi sembra avere tutte stè certezze....
Cerca di fare qualcosa per te e per le persono che ti stanno vicino e non stà a guardà gli altri che vanno, vanno.... ma dò vanno poi?!
E poi c'era uno che diceva che il significato di un uomo non va ricercato in cio' che egli raggiunge, ma in cio' che vorrebbe raggiungere.....

Gattafruata ha detto...

Tutti gli altri vanno, vanno, ma ndo vanno? Caro Crampo, io non so dove vadano, ma so di per certo dove li manderei io...e lascio a voi immaginare dove...

Unnamed One ha detto...

Lo si sa dove li manderesti lo si sa, comunque, caro crampo sono d'accordo con chi hai citato: il significato di un uomo va ricercato in ciò che vorrebbe raggiungere, senza nè sogni nè obbiettivi, cosa ci rimane?

Ma sarà l'aria stantia di quel posto detto comune che mi innesca ste considerazioni filosofiche forse :)